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SINOSSI
Verdebosso e la fontana magica
In un giardino abbandonato dal giardiniere che se ne
prendeva cura vive Verdebosso. Questa ragazza, scolpita nel fogliame di una
pianta di bosso, ha un cuore tenero ma anche la brutta abitudine di lamentarsi
di ogni cosa. Un giorno si accorge che il
cigno di marmo a lei molto caro non è più al suo posto accanto al
ripostiglio. Che cosa è accaduto al povero cigno? Chi riuscirà a risolvere il
mistero della sua sparizione, dato che gli animaletti che vivono nel giardino
insieme a Verdebosso si dimostrano indolenti e insensibili ai suoi problemi?
Una serie di piccoli colpi di scena e di situazioni divertenti formano il
racconto in prosa mentre i discorsi in rima dei simpatici protagonisti danno
vita a una lettura molto piacevole.
Rosellina e il professore matto
Rosellina, una bambina curiosa e vivace, è ospite di Madame,
una bella signora che purtroppo si comporta da malata immaginaria. Il loro
vicino di casa è un professore di botanica piuttosto stravagante. Con Madame condivide
l’interesse per le piante, pur essendo i rispettivi giardini molto diversi fra
loro, ma detesta il dottore che frequenta la casa di lei. Rosellina fa amicizia
con il professore e si interessa ai suoi bizzarri rimedi naturali. Per troppa
buona volontà l’intraprendente bambina causa però dei guai nel tentativo di
aiutare Madame. Sul filo di situazioni divertenti, punteggiate dalle
discussioni in rima dei personaggi, i buffi equivoci si risolvono e il racconto
approda a un finale vantaggioso per tutti (o quasi).
Il Commissario e i tre burloni
Tre ragazzi dodicenni, Nando Lorenzo e Mario, per non
annoiarsi durante le vacanze estive giocano insieme ai pirati e ai
moschettieri. Non solo, inventano ogni giorno una nuova malandrinata allo scopo
di divertirsi sfrontatamente alle spalle altrui e di rimpizzarsi con cibi
golosi. In particolare hanno preso di mira un Commissario in pensione di cui
riescono a mettere a dura prova la pazienza. Il sussegguirsi sempre più
incalzante di scherzi che i monelli mettono a segno li porterà però a una tanto
meritata quanto imprevedibile punizione. Il parlare in rima dei personaggi
aggiunge vivacità alle briose vicende
che compongono il racconto in prosa.